Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 13 gennaio 2011

Neve in campagna di Giovanni Marradi

Segantini/Il dolore confortato dalla fede
Fra il candore de' colli algidi in tondo
biancheggian selve rigide e severe,
fantasmi di defunte primavere
nella penombra d'un cinereo sfondo.
Bianchi fantasmi, visioni bianche
fra un bianco polverio d'àtomi erranti,
sorgon rigidi e stan gli alberi grami;
e non ha un'eco o un brivido neanche
l'immobil aura, che di voli e canti
strepitava fra' bei verdi fogliami.
Tacitamente nevica su i rami,
su i campi muti; e tutto imbianca un gelo,
tutto agghiaccia un oblio. Par che dal cielo
piova silenzio, e pare un sogno il mondo.

5 commenti:

Luigi ha detto...

molto belli: dipinto e poesia...grazie!

Francesca Vicedomini ha detto...

Sono io che ringrazio te Luigi.

Rose ha detto...

Stupiscono sempre le molteplici e differenti sensazioni che la neve riesce a evocare.

Grazie, Francesca.

Francesca Vicedomini ha detto...

Buongiorno Rose,è arrivato il venerdì, e mi è stato promesso sole!
Da te?

Rose ha detto...

Da me certamente! :) Per lo meno con tutto il cuore.

Abbracci.