Segantini/Il dolore confortato dalla fede |
biancheggian selve rigide e severe,
fantasmi di defunte primavere
nella penombra d'un cinereo sfondo.
Bianchi fantasmi, visioni bianche
fra un bianco polverio d'àtomi erranti,
sorgon rigidi e stan gli alberi grami;
e non ha un'eco o un brivido neanche
l'immobil aura, che di voli e canti
strepitava fra' bei verdi fogliami.
Tacitamente nevica su i rami,
su i campi muti; e tutto imbianca un gelo,
tutto agghiaccia un oblio. Par che dal cielo
piova silenzio, e pare un sogno il mondo.
5 commenti:
molto belli: dipinto e poesia...grazie!
Sono io che ringrazio te Luigi.
Stupiscono sempre le molteplici e differenti sensazioni che la neve riesce a evocare.
Grazie, Francesca.
Buongiorno Rose,è arrivato il venerdì, e mi è stato promesso sole!
Da te?
Da me certamente! :) Per lo meno con tutto il cuore.
Abbracci.
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