Gustav Klimt/Johanna Staude |
sarebbe
forse più facile
se io
non ti avessi mai incontrata.
Meno tristezza
ogni volta
che dobbiamo separarci
meno paura
della prossima separazione
e di quella che ancora verrà.
E anche poco
di quella nostalgia impotente
che quando non ci sei
vuole l'impossibile
e subito
fra un istante
e che poi
poiché non è possibile
resta turbata
e respira a fatica.
La vita
sarebbe forse
più facile
se io
non ti avessi incontrata.
Soltanto
non sarebbe
la mia vita.
vuole l'impossibile
e subito
fra un istante
e che poi
poiché non è possibile
resta turbata
e respira a fatica.
La vita
sarebbe forse
più facile
se io
non ti avessi incontrata.
Soltanto
non sarebbe
la mia vita.
10 commenti:
Splendida. Grazie Francesca.
Sono commossa. Parole semplici ma che vanno diritte al cuore.
p.s.
il mio amore l'ho perso ma pur nella sofferenza che ciò mi procura non potrò mai rinnegarlo: non sarei più quella che sono ora...
p.s.
grazie per avermi fatto compagnia.
...arrivederci...
Ma Fried è un po' masochista, si sa.
A volte ho l'impressione che lo scrivere sulle sofferenze per amore sia un modo di ottenere un certo protagonismo.
Con tutto... siamo quasi a fine settimana! Ciao, Francesca!
Non soltanto l'ideale è più vero del reale, ma costituisce l'unica realtà. La misura del vero e di noi stessi...
@Rose
magari avessero tutti quella che tu chiami "voglia di protagonismo" ci sarebbero più SAlinas e meno stolti.
Naturalmente la mia è una riflessione Rose, senza offesa.
@Ardea
l'ideale è più vero del reale perché parte dall'unità soggettiva che è la nostra anima. Concordo.
L'ideale è più vero del reale in quanto realtà soprasensibile della quale noi e le cose partecipiamo. Talvolta avendone confusa nozione, talvolta più coscientemente.
Grazie dei vostri graditissimi commenti. A me leggendo questa poesia sono venuti in mente i versi di Vinicio De Moraes (A proposito dell'amore):
"Può durare anche un attimo, basta che sia infinito..."
Grazie Veronica a te, per la compagnia e a tutti. Buon sabato nevoso/piovoso/nebbioso...
@veronica
Devi perdonarmi, ma rimango della mia opinione.
Capisco e conosco il mal d'amore, ma il fatto di soffrirne non ci rende necessariamente artisti o poeti, né più interessanti.
Molta produzione sul tema amoroso è sconcertantemente melensa e scontata (la mia per prima): non perché siamo figli del Romanticismo e propensi all'esaltazione dei sentimenti siamo dei Salinas.
La sofferenza può non avere parole ed essere atroce al contempo.
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