Kirchner/Berlino/1913 |
lentamente attraverso il campo,
donne sciolgono i loro capelli,
commercianti contano i soldi,
sul giornale della sera leggono ansiosi
i borghesi le novità,
fanciulli agitano piccoli pugni
dormono sonni profondi e lunghi.
Ognuno compie le proprie azioni
adempie al sublime dovere,
borghesi, poppanti, coppie di amanti -
eccetto me?
Certo! Neppure delle mie azioni serali
delle quali sono schiavo
lo spirito del mondo può privarsi,
anch'esse hanno un senso.
E così affondo e risalgo,
danzo nell'intimo,
canticchio sciocchi canti di strada,
lodo Dio e me stesso,
bevo vino fantasticando
di essere un pascià,
avverto noie ai reni,
sorrido e bevo anche di più,
dico si al mio cuore
(al mattino non è possibile)
da dolori del passato
giuocando intesso una poesia,
vedo la luna e le stelle ruotare,
ne percepisco il significato
e via con loro mi sento andare
non importa dove.
7 commenti:
La sera degli altri e la nostra sera personale. Un particolare minuto, ma non trascurabile, dell'affresco della vita, ma tanto significativo da prendere il suo posto assegnato nel tutto.
E poi, una volta tanto, grazie a Hesse che fa sentire poeti anche noi lamentandosi dei suoi umanissimi e prosaici dolori di schiena! :)
Buona domenica. Soleggiata e gennaiola, qui.
La nebbia mi ha impedito di uscire in bicicletta. Ora si è alzata, ma è questione di poco...
Ciao cara Rose!
"Stile stiletto, stile trafitto / mi addolora saperti ancora in cuore /
racchiuso, derelitto / palpitando di nuovo antico amore"
Buona settimana!
Ciao cara, come stai? ti auguro ogni bene, per il nuovo anno: sa non ricordo se già ti avevo fatto gli auguri,ma nel dubbio, melius abundare quam deficere.. un abbraccio
Buon anno anche a te cara Paola, la tua salsa verde era molto buona...un bacio.
Versi adorabili Ardea...
Merci Francesca... non so perchè ma la lettura dei versi del tuo post mi ha riportato alla memoria questo "vecchio" divertissement sullo stile...
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