Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 18 gennaio 2011

Requiescat di Oscar Wilde

Lucien Victor Guirand De Scevola/1900 Fate piano, ella è qui presso
sotto la neve,
parlate sommesso, ella ode persino
crescere le margheritine.
Tutti i suoi vividi capelli d'oro
offuscati di ruggine,
lei, così giovane e bella,
caduta in polvere.
Liliale, bianca come neve,
quasi ignorava
d'essere donna, tanto
dolcemente era cresciuta.
Asse di bara, pietra tombale,
gravano, sopra il suo petto;
io, desolato, tormento il mio cuore,
ella riposa.
Basta, ora, basta, non può ella udire
lira o canzone;
l'intera mia vita è sepolta qui,
ammucchiate terra sopra di essa.

2 commenti:

Rose ha detto...

Quando morì, la sorellina di Wilde aveva dieci anni.
È bellissimo che riesca a udire il suono delle margheritine che le crescono accanto; può farlo perché sono creaturine innocenti come lei.

Niente nebbia neppure oggi. Peccato, perché la nebbia mi piace.

Buon marte.

Francesca Vicedomini ha detto...

E meno male che oggi non doveva esserci nebbia....
Buon mercoledì Rose!