Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 15 gennaio 2011

Mattino nel porto di Boris Pasternak

Axentowicz In un'illusoria bellezza invernale
dormicchia la rada tra la foschia dell'alba,
sonnolenta avvolgendosi nella caligine
col suo viluppo di alberature
e bagnandosi, come nella guazza,
con i pennoni ondeggianti
nell'argento e nella madreperla
dei fanali quasi morenti.
Striscia appena appena
il mareggio del mattino.
Ogni sussurro appena percettibile,
quanto più fievole, quanto più piccolo,
si ripercuote con un tremito,
nel corpo delle navi.

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