Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 10 gennaio 2011

La terza neve di Evgenij Aleksandrovič Evtušenko

Hurley
Guardavamo dalle finestre, là
dove i tigli
si stagliavano neri
nella profondità del cortile.
Sospirammo
ancora, la neve non veniva,
ed era tempo, ormai,
era tempo...
E la neve venne,
venne verso sera.
Essa
giù dall'alto dei cieli
volava
a seconda del vento.
e nel volo
oscillava.
A falde sottili come lamine.
fragili,
era confusa di sé stessa.
La prendevamo delicatamente nelle mani
e stupivamo:
dunque, era quella la neve?
Ma la neve ci rassicurava:
Verrà, io lo so,
verrà la neve vera.
Non vi turbate
mi scioglierò,
non inquietatevi
subito... .
Dopo sette giorni
venne la neve nuova.
Non venne
precipitò.
Cadeva cosi fitta, da non potere
tenere aperti gli occhi.
a tutta forza
vorticava in cerchio, mugliando.
Con pervicace ostinazione
voleva inseguire il trionfo
perché tutti dicessero concordi:
si, è lei, la neve
vera. Che non dura un sol giorno,
o due.
Ma disperò di sé, non resistette
e si diede per vinta.
E se non si scioglieva tra le mani
si scioglieva
sotto
i piedi...
E noi inquieti, ansiosi
sempre più spesso
scrutavamo l'orizzonte: quando
quella vera verrà?
Perché era tempo,
era tempo...
E un mattino,
appena alzati, pieni di sonno,
ignari ancora,
d'improvviso aperta la porta,
meravigliati, la calpestammo.
Posava, alta e pulita
in tutta la sua tenera semplicità.
Era
fittissimamente di sé sicura.
Giacque
in terra
sui tetti
e stupì tutti
con la sua bianchezza.
Era davvero tanta,
ed era davvero bella.
Cadeva e cadeva
nel baccano dell'alba
fra il rombo delle macchine e lo sbuffare
dei cavalli
e sotto i piedi non si scioglieva.
anzi diventava più compatta.
Giaceva
fresca e scintillante
e ognuno ne era abbagliato.
Ed era lei, la neve. La vera.
L'aspettavamo.
Era venuta.

3 commenti:

veronica ha detto...

la prima volta che ho visto la neve è stato l'anno scorso. andavo a Valence, Rhone Alpes. Mi si è posata dentro , lieve, intonsa, silenziosa. Da allora la mia anima è un paesaggio dinverno dove non smetterà mai di nevicare, nemmeno quando gli steli d'erba fruscianti nel vento annunceranno la primavera ...sopra altra neve

Rose ha detto...

Mi piace la descrizione dell'esperienza dei vari tipi di neve.
Evtušenko aspetta quella "vera", che è bella, è tanta, stupisce per il biancore e non si scioglie sotto i piedi.
In certi luoghi ci sono tante nevi, e ognuna ha il suo nome.

Buona settimana

Francesca Vicedomini ha detto...

Devo dedurne che Veronica abita in un posto caldo, dove non nevica mai. Invece qui arriva tutti gli anni, ed è una scocciatura e basta!
Credo Rose che la neve in certi posti sia più neve che in altri, uno di questi è senz'altro la Russia.
Buona giornata, non nevosa a tutti.